Palloni aerostatici a doppio involucro

TecnoFly 2008 commercializza palloni della tipologia doppio involucro, ovvero realizzati con una camera interna in diversi materiali ed un rivestimento esterno che può essere in nylon rip-stop, Velo PU, Poliestere Leggero oppure Poliestere Nautico o altri tessuti più o meno leggeri a seconda delle dimensioni del pallone. Perché doppio involucro ? I palloni aerostatici, che siano sferici, a forma di dirigibile, ellittici o di altre forme particolari, per resistere a condizioni meteorologiche spesso avverse, vengono irrobustiti esternamente con un involucro in tessuto leggero, molto spesso è utilizzato il così detto nylon spinnaker rip-stop. Un pallone doppio involucro in questo modo diventa uno strumento particolarmente robusto e versatile in grado di operare in condizioni meteorologiche alle quali un semplice pallone non potrebbe operare. Come è ben noto, nell'aerostatica il fattore peso è fondamentale, più leggero è un pallone, migliore sarà il suo "lift utile" e di conseguenza maggiore sarà la stabilità in volo. Un pallone è tanto più stabile in volo quanto maggiore è il proprio "lift utile". La scelta di un pallone aerostatico viene fatta anche in funzione della sua stabilità al vento, quindi ne segue la scelta in base alle dimensioni del pallone. Le camere interne di un pallone a doppio involucro possono essere realizzate in diversi materiali, in PVC, in poliuretano oppure in lattice naturale. Quest'ultimo trova applicazione raramente nei palloni professionali con una certa durata nel tempo, poiché il lattice naturale è 100% biodegradabile e nel tempo si deteriora molto facilmente. Per l'approfondimento in merito alla soluzione doppio involucro con camera interna in lattice vi rimandiamo alla nostra sezione dedicata al Twin Latex Balloon. Un pallone aerostatico di qualità deve rispettare le seguenti caratteristiche tecniche:

TecnoFly 2008 propone solo articoli di qualità, pertanto palloni aerostatici doppio involucro con camera interna in leggero film di poliuretano e rivestimento esterno in leggero nylon rip-stop del tipo aeronautico oppure diverse tipologie di poliestere. Un pallone doppio involucro è costruito in modo tale che la camera interna è fissata a quella esterna per mezzo di un gancio sul "polo nord" interno del pallone, in questo modo la camera interna non subisce movimenti durante la fase di gonfiaggio. Nei palloni che non adottano tale sistema la camera interna, scivolando a contatto con il nylon, ruota e non permette un regolare gonfiaggio del pallone, soprattutto perché la valvola finisce per scomparire all'interno del pallone, rendendo troppo scomodo il tutto. Grazie a questi provvedimenti il pallone risulta affidabile, sicuro e con molteplici applicazioni, come ad esempio la ricerca scientifica, la fotografia aerea (molto spesso per l'archeologia) o le applicazioni pubblicitarie. Una caratteristica peculiare della tipologia doppio involucro è il fatto che, essendo la superficie esterna realizzata in un tessuto cucito, è possibile ricavare sullo stesso dei robusti attacchi speciali di ogni genere che più si adattano allo scopo desiderato. L'estrema elasticità del poliuretano (una camera in poliuretano esplode a circa quattro volte il volume che può contenere in teoria prima dell'inizio della dilatazione del materiale), garantisce maggiore sicurezza in contesti applicativi in cui l'escursione termica nel luogo operativo è considerevole. Richiedete pure una consulenza gratuita ai nostri tecnici, TecnoFly 2008 sarà lieta di trovare per voi la soluzione migliore alle vostre esigenze.

Personalizzazione di un pallone aerostatico doppio involucro

Come si personalizza un pallone doppio involucro ? La personalizzazione di un pallone doppio involucro può avvenire in diversi modi, più o meno complessi e più o meno costosi. TecnoFly2008 nel rispetto dell'etica professionale che la contraddistingue tra molti fornitori di palloni italiani ed internazionali, adotta sempre la soluzione migliore per il cliente sia in termini economici che in termini di apprezzabilità del prodotto finale. Innanzitutto è di particolare importanza comprendere un punto fondamentale della personalizzazione di un aerostato, prendiamo ad esempio una sfera generica, poiché si tratta di una superficie curva, "plasmare" una scritta oppure un'immagine su tale superficie è certamente più difficile di una stampa in piano. Molto spesso su una sfera si preferisce la personalizzazione equatoriale, cioè su una fascia più o meno alta che abbraccia tutto l'equatore del pallone. Qui è importante chiarire che per mantenere una certa visibilità del messaggio che si vuole mostrare sul pallone, per minimizzare la distorsione e la presenza di piegature del tessuto, la fascia non deve essere troppo alta. Una semplice regola permette di ottenere un risultato apprezzabile in quasi tutti i casi, e consiste nel calcolare sempre l'altezza della fascia uguale ad un terzo della semi-circonferenza della sfera, oppure un sesto della circonferenza, e quindi:

Altezza ottimale della fascia equatoriale = 1/3 (C/2) = (1/6) C

dove "C" è la circonferenza della sfera. La fascia equatoriale puà essere realizzata in tre modi: direttamente stampata in digitale sulla superficie del pallone, stampata in digitale su una striscia di tessuto e cucendo la striscia sull'involucro esterno del pallone e realizzando degli striscioni intercambiabili da applicare e rimuovere dal pallone. La stampa digitale è utilizzata quando il logo è complesso ed ha delle sfumature di colore per le quali non è possibile fare diversamente. La stampa digitale viene eseguita su un tessuto di poliestere e non direttamente sul nylon spinnaker. Quando la personalizzazione è semplice, ad esempio delle scritte monocromatiche, è preferibile utilizzare il metodo dell'intaglio laser del tessuto "al diritto" o "al rovescio" a seconda della complessità della scritta. "Al diritto" significa tagliare le singole lettere e cucirle sul pallone con tecnica tris-trich; "al rovescio" significa che il tessuto del pallone viene "bucato" della sagoma della scritta (sempre tramite plotter laser cauterizzante), e da dietro viene applicato un tessuto del colore della scritta. Quest'ultimo sistema è molto bello e apprezzato dai clienti ed è relativamente costoso. La soluzione degli striscioni intercambiabili invece si preferisce quando si vuole impiegare il pallone per più sponsorizzazioni, potendo appunto cambiare il banner equatoriale. A differenza di altri fornitori di palloni aerostatici, TecnoFly2008 adotta sistemi di personalizzazione diversi adeguandosi alle esigenze del cliente e cercando di ottenere la soluzione migliore da ogni punto di vista. Certe volte la personalizzazione è richiesta oltre il limite della fascia equatoriale e certe volte addirittura si estende su tutto il globo aerostatico (full printed). In questi casi è indispensabile uno studio tridimensionale del file grafico che si vuole riprodurre sul pallone. Adattare un file grafico bidimensionale su una superficie sferica non è semplice, bisogna sempre considerare che più ci si avvicina ai poli del pallone e più la distorsione è accentuata e visibile. Poiché l'involucro esterno del pallone è realizzato con ferzi sferici di tessuto, la difficoltà nell'eseguire una stampa sul globo sta anche nel fatto che poi bisogna far combaciare esattamente tutti i ferzi per ricomporre l'immagine, una fase delicata che assorbe molte ore di lavorazione. In alcuni casi, per evitare la distorsione del file grafico nelle aree polari è indispensabile cambiare sistema di personalizzazione e preferire la pittura con aerografo dell'intera superficie, operazione che viene eseguita da un artista esperto in aerografia direttamente sul pallone gonfio. TecnoFly2008 in base alle indicazioni del cliente saprà consigliare al meglio una procedura o un'altra spiegando esattamente come sarà il risultato finale.

Alcune considerazioni sui palloni doppio involucro

Resta allora evidente l'indiscussa qualità di un pallone aerostatico doppio involucro, ma è doveroso approfondire l'argomento rendendo note alcune considerazioni importanti riguardanti proprio la natura costruttiva di questi palloni. Come è noto in termodinamica, la pressione di un gas aumenta con l'aumentare della temperatura, quindi il volume di pallone elastico può variare, con una certa sensibilità, al variare della temperatura esterna. Molto comunemente un pallone gonfiato nelle ore calde della giornata non mantiene lo stesso volume nelle ore notturne, quando l'abbassamento della temperatura esterna causa un restringimento della superficie e, nello specifico caso del doppio involucro, la comparsa di raggrinzimenti del tessuto esterno. Questo fenomeno molto spesso viene scambiato per un "difetto" del pallone, come se si trattasse di un una perdita eccessiva di gas elio. Abbiamo precisato "eccessiva" poiché il gas elio di natura tende comunque a fuoriuscire all'esterno in piccole quantità trascurabili per palloni di qualità in poliuretano da 250 micron oppure in maggiori quantità, per le quali si necessita di qualche rabbocco, per i palloni realizzati sempre in PU (poliuretano) ma con spessore di 100/150 micron. Un altro fattore che certamente influenza il volume di un pallone aerostatico è la pressione atmosferica, che varia continuamente a seconda delle condizioni meteorologiche. Questo significa che se gonfiamo un pallone ad una temperatura esterna pari a 24° C ed a una pressione atmosferica di 1013.00 mbar, se dopo qualche ora la pressione atmosferica varia, a parità di temperatura, varierà anche il volume dell'aerostato, in più o in meno a seconda che la pressione atmosferica diminuisca o aumenti. Vogliamo quindi sensibilizzare il lettore ad una maggiore consapevolezza in campo aerostatico, solo così si comprenderanno meglio eventuali cambiamenti visibili sulla superficie del pallone una volta gonfiato ed ancorato. TecnoFly 2008 Srl vuole precisare che un pallone aerostatico è una struttura che necessita di attenzioni, soprattutto per le variabili meteorologiche, e non si può considerare un pallone aerostatico come una struttura "fissa" da installare e poi dimenticare in volo. Innalzare un pallone aerostatico in volo significa preoccuparsi di controllarlo durante l'intero periodo di esposizione in aria ed ovviamente richiede una certa esperienza nel settore. Nel caso vogliate interessarvi maggiormente al settore aerostatico e conoscere i limiti applicativi dell'E.N.A.C. (Ente Nazionale Aviazione Civile) chiedete pure una consulenza a TecnoFly 2008 Srl, inviando una e-mail a info@tecnofly2008.com, saremo a vostra completa disposizione.